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in Civile da
Buongiorno,

scrivo per chiedere cortesemente informazioni circa una situazione alquanto complicata che mi trovo a vivere attualmente.

Nell'anno 2021 ho partecipato all'acquisto di una casa insieme al mio ex compagno.

Nello specifico ho versato tramite assegno circolare importo pari alla metà del valore pattuito, lasciando l'altra metà a carico del mio ex compagno che invece ha coperto tale valore tramite mutuo ipotecario (del quale sono cointestatario e garante).

Devo precisare che il suddetto immobile è intestato al mio ex compagno ma esiste una scrittura privata firmata, non registrata presso notaio, che attesta il mio versamento di metà dell'importo, importo che mi dovrebbe essere restituito in caso di vendita.

Vorrei pertanto chiedere quali possano essere le mie garanzie in merito alla restituzione delle cifra versate in caso di vendita oppure se posso riscattare l'immobile facendomi carico unicamente dell'importo restante del mutuo e restituendo al mio ex compagno quando già versato a copertura del suddetto mutuo, diventando in questo caso unico proprietario.

Grazie per la cortese risposta

Cordiali saluti

Jander80

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da

Iniziamo dalla scrittura privata: anche se non è stata autenticata da un notaio o registrata, tra te e il tuo ex compagno ha piena efficacia. Funge da prova del vostro accordo e del tuo diritto a vederti restituita la somma che hai versato. Se la questione dovesse finire davanti a un giudice, quel documento sarebbe fondamentale per sostenere le tue ragioni.

Venendo alle tue garanzie in caso di vendita dell'immobile a terzi, la scrittura privata è il tuo principale strumento di tutela. Idealmente, dovreste accordarvi con il tuo ex: dal ricavato della vendita si estingue prima il mutuo residuo, e poi, sull'eccedenza, ti spetta la somma che hai anticipato, come indicato nell'accordo. Considera che, essendo tu coinvolta nel mutuo, la banca richiederà la tua firma per procedere con l'estinzione e la cancellazione dell'ipoteca, il che ti dà un certo potere negoziale per assicurarti che i patti vengano rispettati. Se l'ex compagno non volesse riconoscerti quanto dovuto, dovresti far valere i tuoi diritti legalmente, basandoti proprio sulla scrittura.

Per quanto riguarda la tua idea di "riscattare" l'immobile, diventandone unica proprietaria, si tratterebbe in sostanza di acquistare la proprietà dal tuo ex. Questo richiede necessariamente il suo consenso, dato che lui è l'unico intestatario. L'operazione implicherebbe che tu ti faccia carico dell'intero mutuo residuo, previo benestare della banca che dovrebbe liberare lui dal debito e accettare te come unica debitrice. A quel punto, dovreste calcolare un eventuale conguaglio: tu hai già versato una metà del valore iniziale, quindi si dovrebbe tener conto di questo, di quanto lui ha pagato di rate del mutuo, e del capitale residuo del finanziamento. La scrittura privata vi aiuterebbe a definire queste somme. Se lui non fosse d'accordo a venderti la casa a queste condizioni, non potresti imporglielo, e l'unica strada resterebbe la vendita a terzi con la successiva divisione secondo i vostri accordi.

Non dimenticare che, finché la situazione attuale perdura, siete entrambi responsabili in solido per il mutuo. Questo significa che la banca può rivalersi su entrambi per l'intero importo. Qualsiasi soluzione scegliate – vendita a terzi o tuo acquisto – dovrà necessariamente affrontare e risolvere la questione del mutuo, liberando la parte che non sarà più proprietaria dell'immobile.

Un primo passo potrebbe essere avviare un dialogo aperto con il tuo ex per esplorare queste opzioni. Potrebbe anche essere utile ottenere una valutazione attuale dell'immobile e sentire preventivamente la banca per capire le condizioni di un eventuale accollo del mutuo. Se non doveste trovare un accordo amichevole, sai bene che l'assistenza di un legale diventerebbe indispensabile per negoziare o, se necessario, per agire in giudizio.

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