Il tuo vicino può liberamente installare una telecamera a protezione della sua proprietà privata anche nel pianerottolo (quindi utilizzando una parte comune nel rispetto dell'art. 1102 c.c.) purché l'inquadratura interessi soltanto il suo ingresso. Se invece, per conformazione del vano scale e degli ingressi agli appartamenti, le immagini dovessero catturare anche momenti della vita privata di altre persone, allora tutto si complica ma non è scontato che stia commettendo un illecito. Dovrebbe in tal caso predisporre un'informativa breve da affiggere vicino alla telecamera indicando almeno le ragioni del trattamento dei dati (foto o video di soggetti terzi sono considerati dati personali di quei soggetti se catturati fuori da area pubblica), il responsabile del trattamento e come contattarlo. Poi dovrà spiegare cosa fa con le riprese: le salva e le conserva? riceve solo un avviso in caso di rilevazione del movimento?
Ma quanti sono gli altri condomini? Un conto se stiamo parlando di un palazzo di 20 piani (allora assumerebbe rilevanza anche il principio espresso dalla Cassazione con le sentenza di cui parli e che immagino sia la n. 34151/2017). Un conto se stiamo parlando di un piccolo condominio con tre appartamenti. Non è comunque da confondere il reato di "interferenze illecite nella vita privata" (art. 615bis cp) cui si riferisce la sentenza citata con tutte le questioni che attengono invece al trattamento delle immagini come dati personali.
Il consiglio? Rivolgiti ad un avvocato che saprà certamente valutare meglio la questione e - se ci sono i presupposti - consigliarti su come procedere.