La durata delle indagini preliminari per la truffa online dipende dalla gravità del caso e dalla recente riforma Cartabia, che ha imposto limiti più stringenti. In generale, il termine massimo è di un anno a partire dall’iscrizione della notizia di reato nel registro degli indagati. Tuttavia, se il caso è particolarmente complesso, il Pubblico Ministero può chiedere una proroga di sei mesi, ma solo una volta. Quindi, al massimo, le indagini possono durare diciotto mesi.
Le proroghe vengono concesse quando ci sono necessità investigative che lo giustificano, tipo accertamenti tecnici complicati, rogatorie internazionali o analisi di dati informatici complessi. La riforma ha cercato di evitare che le indagini si trascinino troppo a lungo senza un reale motivo, per cui ora c’è un tetto rigido alla durata.
Se alla scadenza del termine massimo il PM non ha esercitato l’azione penale o richiesto l’archiviazione, l’indagine di fatto si chiude. In pratica, con la nuova normativa si cerca di velocizzare la fase investigativa e di dare tempi certi agli indagati e alle vittime.