Buongiorno,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione una questione che mi ha coinvolto personalmente e che mi sembra possa costituire un precedente pericoloso.
Nel 2017 ho stipulato un contratto di locazione commerciale con clausola risolutiva espressa legata all'obbligo del conduttore di eseguire alcuni lavori e ottenere l’agibilità entro il 30.04.2020 . Il 05.05. 2020 la locatrice ha chiesto la risoluzione del contratto sostenendo l’inadempimento.
Tuttavia, alla data della ddomandagiudiziale (agosto 2020), risultava vigente la sospensione dei termini per adempiere prevista dall’art. 103, co. 2-ter, DL 18/2020 (c.d. "Cura Italia", emergenza COVID), che prorogava i termini legali e convenzionali per effetto della pandemia. Inoltre, l’inadempimento accertato dai giudici è avvenuto solo successivamente alla domanda, nel 2022.
Il Tribunale prima, e la Corte d’Appello poi, hanno tuttavia ritenuto grave l’inadempimento, dichiarando la risoluzione del contratto e condannandomi al rilascio dell’immobile. La Corte di Cassazione ha rigettato il mio ricorso senza affrontare realmente il tema della pendenza del termine e dell’inammissibilità dell’accertamento di un inadempimento successivo alla domanda, in assenza di contraddittorio effettivo.
anzi ritenendo l'inadempimento persistente.
La mia domanda è duplice:
1. È legittima una pronuncia di risoluzione fondata su un inadempimento accertato dopo la domanda giudiziale, quando alla data di quest’ultima era ancora pendente il termine per adempiere?
2. In casi del genere, l’art. 1185 c.c. e la normativa emergenziale non avrebbero dovuto impedire la pronuncia di risoluzione e, soprattutto, escludere l’applicabilità della clausola risolutiva espressa?
Mi sembra che la sentenza vada a ledere il diritto di difesa e violi il principio del giusto processo, accertando un fatto nuovo senza permettere un vero contraddittorio. Valuto se ci siano gli estremi per revocazione ex art. 395 n. 4 o 5 c.p.c. per errore di fatto
Ringrazio anticipatamente chi vorrà esprimere un parere tecnico o indirizzarmi.