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Salve, ho presentato nel 2020 una querela per diffamazione che è stata archiviata senza svolgere alcuna indagine, riguardante un fatto che descrivo di seguito.

Per una questione di vicinato che ha richiesto l’intervento della polizia municipale, una vicina mi ha accusato pubblicamente con messaggi e video sul suo profilo Facebook, visualizzati da migliaia di compaesani e non, di compiere reati, di avere un video che mi incastrerebbe e di averle rivolto offese pesantissime durante l’intervento della polizia. Per dare maggiore credibilità alle sue accuse, questa ha anche affermato che presso la Asl competente si troverebbero dei referti comprovanti gli illeciti da me commessi.

In risposta a formale richiesta d’accesso agli atti, la Asl mi informa dell’inesistenza di tali referti. Con la registrazione audio dell’intervento della polizia posso smentire di averle rivolto alcuna offesa, mentre ad un’eventuale richiesta di esibizione del video che sostiene falsamente di possedere, la mia accusatrice ne risulterebbe sprovvista.

Dopo aver prodotto nel 2023 nuovi elementi al PM, questo ha avanzato una richiesta di riapertura indagini inspiegabilmente non accolta dal GIP.

Fatta questa doverosa premessa, questa la mia domanda: in un’eventuale causa civile di risarcimento danni da diffamazione in cui produrrei tutto il materiale che sbugiarda chi mi diffama (messaggi e video), non avendo io subito danni patrimoniali ed essendo un semplice cittadino che vive in un paesino di poco meno di mille abitanti con una posizione sociale che non mi espone pubblicamente, posso dimostrare i danni morali con il materiale in mio possesso ricorrendo alle cosiddette presunzioni, o devo produrre una certificazione medica o provarli in maniera ulteriore rispetto a quanto già dispongo  ?

Spero possiate darmi qualche chiarimento.

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In un'azione civile per risarcimento danni da diffamazione, i danni morali possono essere dimostrati anche tramite presunzioni, senza necessità di una certificazione medica. Nel tuo caso, il materiale in tuo possesso (messaggi, video e registrazioni audio) può costituire prova indiretta del pregiudizio subito, specialmente se dimostra la diffusione dell'accusa e il suo impatto sulla tua reputazione e benessere personale. Tuttavia, la quantificazione del danno e la valutazione della sua sussistenza dipenderanno dal giudice, che potrebbe considerare ulteriori elementi, come testimonianze o documentazione di eventuali conseguenze subite. Sarebbe consigliabile consultare un avvocato per verificare la strategia migliore per sostenere la tua richiesta.

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