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in Civile da
Buongiorno, l anno scorso ho ricevuto un decreto ingiuntivo per canoni di locazione non pagati durante periodo covid ,e arrivato anche il precetto ma poi non ho saputo più nulla non hanno pignorato nulla , forse perché il mio stipendio era troppo basso (1600 euro con tutto incluso tfr 13 ecc) tramite l avvocato gli abbiamo proposto un 100 euro al mese ma il creditore si e rifiutato dicendo che ne voleva almeno 300 al mese , io assolutamente non potevo così ho lasciato correre perché il pignoramento dai conti dell avvocato sarebbe stato più basso tipo sui 100 euro e in ogni caso avevo un contratto stagionale che sarebbe scaduto interrompendo il dec ingiuntivo , ora sono percettori di naspi (ultima rata poi termina) ora il creditore ha inviato di nuovo raccomadsta e avviato il procedimento , intanto vorrei sapere se la seconda volta il decreto é piu veloce e se cambia qualcosa , inoltre su uno stipendio di 1700 euro con tutto incluso quanto sarebbe la rata del pignoramento ? (Firmero un contratto di lavoro a fine mese ) il creditore puo rifiutarsi di accettare la mia rata ? Se io comincio a inviare 50 euro al mese di mia spontanea volonta ....l ammontare del decreto era sui 6000 euro totali circa ...grazie

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da
Per avviare nuovamente la procedura il creditore deve averti notificato un nuovo atto di precetto ed entro tre mesi dovrà notificarti il pignoramento presso terzi.

In generale la quota pignorabile è pari ad un quinto del netto in busta paga.

Il creditore può rifiutarsi di accettare la tua proposta. Probabilmente attenderà la dichiarazione del terzo e se, calcoli alla mano, quello che potrà ricavare mensilmente dal pignoramento è superiore alla tua offerta non avrebbe ragione di accettarla.
da
Scusami pero dai conti l avvocato mi disse che poteva aggredire sui 100 euro perche bisogna tenere conto della soglia minima per vivere e sotto i 1350 euro non sei pognorabile e neanche la naspi , il calcolo era da fare stipendio meno 1350 e sul rimanente calcolare un quinto .
da
No, il limite che dici tu (il triplo dell'assegno sociale, per quest'anno 1603 euro) riguarda solo il pignoramento presso terzi che colpisce il conto corrente sul quale viene accreditato lo stipendio. Ma se ti pignorano lo stipendio direttamente alla fonte, non ci sono limiti. Quindi possono pignorare un quinto di qualsiasi somma.
Con lo stesso pignoramento presso terzi possono pignorare contemporaneamente stipendio e conto corrente. Dello stipendio di tratterranno 1/5 fino ad estinzione, di quello che era giacente sul conto al momento del pignoramento possono trattenere tutto fino a saldo ma devono lasciarti comunque 1603 euro.
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