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Un mio amico con problemi di depressione che ha un avocato di sostegno ed è sposato e stato ricoverato volontariamente dal centro igiene mentale in una struttura psichiatrica perché ha avuto un problema con alcol. Non è un ricovero coatto o TSO ma è andato volontariamente gli hanno detto per 2 mesi. Adesso sta bene e vorrebbe tornare a casa con la moglie che lo aspetta. Ma la struttura Villa Serena di città Sant’Angelo gli dice che devono venire a riprenderlo il centro igiene mentale di Teramo. Sono passati oltre 3 mesi. Il centro igiene mentale lo prendono in giro gli dicono veniamo settimana prossima e adesso gli hanno detto tra un mese. L’avvocato di sostegno gli ha detto se continui a telefonare di lasciamo altri 4 anni. Lui sta spaventando e non si sa risolvere. Il non voglio dargli consigli sbagliati e vorrei sapere se non è un ricovero coatto o TSO lui può dimettersi firmando e continuare la cura a casa? Se la struttura come gli ha già detto che non può ma devono venire il CIM e vera questa cosa? Lui non è un persona pericolosa ma ha solo problemi di depressione ogni tanto e ha sempre vissuto con i genitori e la moglie e si vogliono molto bene. Mi può dare un consiglio? Grazie

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In base alla normativa vigente, il ricovero volontario in una struttura psichiatrica non è equiparabile a un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Pertanto, il paziente ha il diritto di richiedere le dimissioni firmando un'apposita dichiarazione, salvo che i medici ritengano che vi siano condizioni di rischio per la sua salute o per terzi che giustifichino un prolungamento del ricovero.

Se la struttura sostiene che il Centro di Igiene Mentale (CIM) debba occuparsi del trasferimento, è opportuno verificare se esista un protocollo specifico che imponga questa procedura. Tuttavia, il paziente ha il diritto di essere informato chiaramente sulle motivazioni di un eventuale ritardo e sulle modalità di dimissione.

Si consiglia di inviare una richiesta scritta alla direzione della struttura e al CIM di Teramo, chiedendo chiarimenti sui tempi e sulle modalità di dimissione. Se il problema persiste, potrebbe essere utile coinvolgere un legale per tutelare i diritti del paziente e garantire il rispetto delle procedure previste dalla legge.

https://www.studioduchemino.com/

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